Martirio di santa Lucia

- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Dipinto
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia, Liguria, GE
- Città
- Genova
- Luogo di conservazione
- Galleria Nazionale della Liguria
- Luogo di collocazione
- Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- Collezione
- GNL
- Inventario
- 102/2017
- Voci d'indice
- “AUGUST[INU]S / BOMBELL[U]S FACIEBAT.” in basso a sinistra; “S. LUCIA” in basso presso i piedi della santa
- Materia e tecnica
- Olio su tavola di pioppo
- Autore
- Agostino Bombelli (documentato a Genova, Valenza e Alessandria dal 1510 al 1545)
- Provenienza
- Genova, oratorio di Santa Lucia presso San Domenico; Genova, convento di Santa Maria di Castello (post 1819?); Genova, collezione Giacomo Peirano (ante 1874, allora allestita in un appartamento ricavato in Palazzo Bianco)
- Dimensioni
- cm 195 x 142
Descrizione breve
Il soggetto rappresentato in questa tavola, che reca la firma del pittore, segue il racconto agiografico delineato nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. La martire Lucia, identificabile tramite il cartiglio posto ai suoi piedi, è raffigurata con le mani giunte e già trafitta alla gola. Lo sguardo è rivolto verso il sacerdote che, accompagnato da due diaconi, giunge a confortarla recando un raffinato ostensorio. Dall’altro lato, seduto su un trono posto sopra alcun gradini di pietra e scortato da due figure abbigliate all’orientale, si riconosce il magistrato Pascasio, mandante del supplizio.
Nel paesaggio sono stati raffigurati altri eventi legati alla biografia della santa. A destra, sul pendio di un monte roccioso punteggiato di piccoli arbusti e rami spogli, si scorge la martire assistere all’apparizione di sant’Agata mentre è inginocchiata di fronte alla sua tomba insieme alla madre Euticia, guarita da una malattia in seguito alla visione miracolosa. A sinistra, invece, Lucia è immortalata nel momento in cui, su ordine di Pascasio, viene incatenata a un carro trainato da alcuni buoi, ma “lo Spirito Santo la rese così pesante che nessuno riuscì a smuoverla”.
La tavola è uno dei quattro dipinti noti firmati dal pittore Agostino Bombelli, insieme al Compianto sul Cristo morto con i santi Giovanni Battista e Nicola da Tolentino (Genova, Museo Diocesano), alla Santa Lucia con donatore tra le sante Chiara e Barbara (Alessandria, chiesa Santa Maria del Carmine) e al San Giovanni Evangelista a Patmos (ubicazione sconosciuta).
Realizzata per l’oratorio di Santa Lucia, collocato in origine nei pressi del distrutto convento genovese di San Domenico, l’opera, come descritto da Federigo Alizeri, nel XIX secolo transitò nella collezione di Giacomo Peirano. Dopo successivi passaggi in altre raccolte private, il dipinto è stato acquistato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo nel 2017 tramite prelazione per la Galleria Nazionale della Liguria.